Descrizione
Sembra quasi una contraddizione in termini il nome di Auditore. Il toponimo viene dal latino Auditorium, e si riferisce al fatto che i Montefeltro e i Malatesta, signori di questa terra, usavano il paese come luogo in cui discutere le controversie pubbliche.
Di quelle urla di protesta e aspri dibattiti non è rimasto nulla. I rumori sono volati via nell’aria limpida, lasciando il posto a una quiete che ristora.
È riposante camminare per questo piccolo borgo incastonato in uno sperone che domina la valle del Foglia, cinto da mura e torrioni che ne denotano il chiaro impianto medievale.
Caratteristica è la Torre Civica del XV secolo, alla cui base circolare segue la cella esagonale. Appena fuori dalle mura, la chiesa parrocchiale ospita La Pentecoste di Mariano Medici, pregevole opera del 1772.
Ma il vero capolavoro è il panorama che si gode da Auditore: non c’è tono di verde che sia sfuggito alla tavolozza della natura del Montefeltro, né esistono pigmenti in grado di restituire la brillantezza di questo cielo.