Pergola

Pesaro - Urbino

6 motivi per visitare Pergola

Nel cuore della Valle del Cesano, con sullo sfondo il Monte Catria, in una posizione strategica tra la dorsale appenninica e le spiagge dell’Adriatico, incastonata tra i suggestivi e scenografici paesaggi naturali che la vegetazione con i suoi geometrici filari di vigneti e le distese dei boschi offre, sorge Pergola, una Città che tanto ha da offrire a quanti si avventurano tra le antiche vie del centro storico.

 

Origini secolari, quelle della Città popolata fin dalla Preistoria, come testimonia il passaggio di numerose civiltà, tra cui quella romana, in cui storia, mito e leggenda si uniscono a dar vita all’essenza della cittadina.

 

Con lo sguardo rivolto agli incantevoli giardini appena restaurati alle porte della Città ci inoltriamo nel centro storico, di stampo prettamente medievale, alla scoperta dei tesori di Pergola, beandoci dei caratteristici edifici religiosi che hanno valso alla città l’appellativo di “Pergoletta Santa” (in passato erano ben 54 le strutture religiose presenti in città), per poi inoltrarci lungo i sentieri del “tartufo tutto l’anno” in sella a una bicicletta e infine perderci tra i dolci profumi e i caldi colori degli interminabili vigneti che si rincorrono uno accanto all’altro attorno ai 7 colli che proteggono la Città. 

Pergola - Itinerario della bellezza

Una Città che nel 2018 è stata ammessa ai Borghi più belli d’Italia.

La storia fra miti e leggende

Quando i buoi si inginocchiarono al Duomo di Pergola

Era il 1234 quando gli eugubini, in continui transiti e notturne soste in quel di Pergola, lungo la Valle del Cesano, per raggiungere con i loro carriaggi il porto commerciale più vicino, Senigallia, decisero di allearsi con la Città e fortificarla.

 

Il centro storico reca infatti le impronte dell’architettura medievale umbra del XIII secolo, dove gli edifici si distinguono per le caratteristiche “porte del morto”.

 

Sono queste delle singolari aperture molte strette e a sesto acuto, dimensionate così per consentire l’uscita dall’abitazione di un feretro ma per essere altresì ottimamente difendibili in caso di invasione e di saccheggio, accadimenti non remoti in quel tempo.

Tra i quartieri storici più emblematici della Città sono da ricordare quello delle Tinte e quello delle Conce, che testimoniano il forte tessuto economico delle corporazioni caratterizzante per secoli la cittadina.

 

Tutt’oggi alcuni edifici conservano le peculiarità per i quali venivano impiegati (stanze adibite all’essiccazione o canali per lo scorrimento delle acque).

 

Il XIII secolo racchiude in sé una storia che si perde nella tradizione e nella memoria della città. Si narra infatti che nei luoghi in cui trovarono sepoltura i martiri Secondo, Agabito e Giustina, nei pressi di un territorio detto Monte Vecchio di Serra Sant’Onda al confine con la Città di Gubbio, nel periodo compreso tra il 1240 e il 1261 si compì una serie di fatti miracolosi come buoi che si rifiutavano Città di Pergola di arare la terra, genuflettendosi.

 

Venne così scoperto il sepolcro dei Santi, ma l’immediata sorpresa degenerò in una accesa ostilità tra le Città di Gubbio, Gualdo Tadino, Spoleto e Amelia che si contendevano i resti dei martiri.

 

Il vescovo di Gubbio decise, per placare i bollenti spiriti, di caricare le spoglie su un carro trainato da buoi senza alcuna guida e questi, allo storico incrocio tra le diverse città, senza dubbio alcuno girarono su loro stessi e scelsero Pergola, dove si inginocchiarono davanti all’allora chiesa di Sant’Agostino, oggi Cattedrale della Città.

 

Proprio qui, ancora oggi, vengono gelosamente custoditi dai Pergolesi i sacri resti dei Santi e ogni anno si ricorda questo prodigioso arrivo con una Rievocazione Storica.

 

Pergola si distingue anche per un altro fatto storico di rilevanza nazionale: fu la prima cittadina marchigiana a insorgere contro il governo pontificio nel 1860, durante i moti insurrezionali per l’Italia Unita, episodio che le valse la Medaglia d’oro al Risorgimento; e fu la prima Città italiana su cui, issato al Palazzo Municipale, sventolò con solenne orgoglio il Tricolore.

Gli ori di Pergola

Tra le eccellenze artistiche e culturali della città

Pergola è uno scrigno di tesori che incanta gli animi e stupisce lo sguardo.

 

Alcuni di questi beni preziosi sono conservati all’interno del Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola.

 

Qui, nella sezione arte contemporanea, possiamo ammirare le minuziose opere grafiche realizzate dall’artista pergolese Walter Valentini che ha riproposto su carta cotone le opere senza tempo di Giacomo Leopardi, per il bicentenario della sua nascita.

 

Un risultato ineffabile che rende questi volumi a tiratura limitata un vero e proprio gioiello.

Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola
Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola

Spostandoci nella sezione storico-artistica, tra le altre fa bella mostra di sé la statua di San Secondo, patrono della città, che custodisce tra i palmi delle mani una piccola Pergola, e la Bella Pietà di Sant’Agostino, una delle più suggestive pietà dell’Italia centrale, in cui il dolore della Madonna non viene raffigurato, ma percepito dagli occhi attenti degli osservatori.

 

L’opera che sicuramente attira più l’attenzione è il Polittico di San Giacomo con Sant’Agostino vescovo, per i suoi colori vivi e accesi e per la sua storia: collocata nella chiesa di San Giacomo e Santa Lucia, al tempo di Napoleone le tavole vennero trafugate e trasferite a Milano.

 

Il Museo conserva anche una sezione numismatica, contenente 240 monete coniate proprio dalla zecca della città.

Ori e bronzi dell epoca romana a Pergola

Ma il tesoro più prezioso di Pergola, quello per cui la Città è conosciuta in ambito internazionale, è custodito nella sezione archeologica del museo che vanta la presenza dell’unico gruppo in bronzo dorato esistente al mondo giunto a noi dall’età romana: i Bronzi Dorati da Cartoceto di Pergola.

 

Rinvenuti nel 1946 da una fossa profonda poco più di un metro e larga cinque da due contadini che stavano scavando la terra, i Bronzi si presentavano come 9 quintali di frammenti dorati. Dopo un attento minuzioso lavoro di ricostruzione, vennero ricomposte le statue che formavano il gruppo: si tratta di due figure femminili (quella intatta sfiora i due metri d’altezza) e due cavalieri in veste militare in sella ai propri destrieri lussuosamente ornati.

Suggestive e molteplici le ipotesi intorno all’identità dei personaggi (una di queste ci parla di personaggi appartenenti alla famiglia dell’imperatore Tiberio, dinastia Giulio-Claudia I sec. d.C.) e al motivo della distruzione delle loro statue: secondo alcune supposizioni i bronzi furono saccheggiati (il metallo all’epoca era preziosissimo) da briganti che, scoperti, in fretta e furia dovettero distruggere e seppellire i bronzi, oppure i membri della famiglia, secondo una ipotesi meno probabile, furono vittime della damnatio memoriae, perché macchiatisi di un grave crimine, cosicché le loro effigie furono abbattute per cancellare ogni traccia della loro esistenza, secondo l’uso romano.

 

Nella primavera del 2019 all’interno del museo è stata predisposta una sala immersiva molto suggestiva tutta da visitare.

Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola

Pergoletta Santa

Viaggio tra le architetture religiose

Percorrendo i suggestivi scorci medievali della Città di Pergola, spicca una nutrita quantità di edifici sacri, quasi tutti riportati agli antichi splendori d’origine, come la chiesa di San Giacomo, dall’interno neoclassico, conosciuta anche come Santa Lucia dal nome della statua dedicata alla Santa qui trasferita, o la chiesa di Sant’Andrea, fiancheggiata dalla torre civica, che conserva la suggestiva opera d’arte di Claudio Ridolfi, lo “Sposalizio mistico di Santa Caterina”.

 

Un incantevole gioiello, un meraviglioso connubio di pittura, scultura e architettura barocca prende forma nella secentesca chiesa dei Re Magi, dal nome della tela “Adorazione dei Magi” di Aurelio Lomi, posta sull’altare.

 

Un luogo di culto in cui sacro e profano si uniscono grazie alla presenza di otto statue in gesso di Profeti e Sibille, sacerdotesse, secondo la Chiesa, di storia cristiana.

Chiesa dei Re Magi - Pergola

Uno degli edifici più antichi di Pergola è la chiesa di Santa Maria di Piazza, risalente all’anno Mille, della cui costruzione originale romanico-gotica rimane il portale a sesto acuto.

Chiesa di Santa Maria delle Tinte - Pergola

Di particolare interesse è l’affresco di metà Quattrocento rinvenuto dietro l’altare, completamente privo della parte centrale, che fu distrutta per ospitarne la nicchia e di cui si salvò solo il volto di Cristo.

 

Superata la caratteristica casa secolare che reca i segni di oltre cento estati e cento inverni nel quartiere dei tintori, si staglia davanti ai nostri occhi la settecentesca chiesa di Santa Maria delle Tinte, con l’inconfondibile cupola ottagonale e gli interni tardo-barocco.

Chiesa di Santa Maria di Piazza - Pergola

La più bella stagione

La rinascita del teatro Angel Dal Foco

Teatro angel dal foco - Pergola

Un’altra eccellenza architettonica della Città è simboleggiata dal Teatro Angel Dal Foco, incastonato all’interno dell’antico fabbricato che ospitava i magazzini del Monte di Pietà.

Molto particolare la pianta che lo caratterizza: non a ferro di cavallo, bensì a ferro di mulo, per adattarsi alla conformazione della struttura che lo ospita.

 

La sua ricostruzione risale alla metà del Settecento, quando a Pergola fu concesso il titolo di Città da parte di Papa Benedetto XIV: per godere di un siffatto privilegio, infatti, occorreva che la comunità fosse dotata sia di un Palazzo Comunale, che di un Teatro.

 

Riaperto nel 2002 dopo laboriosi lavori di restauro, resisi necessari in seguito agli ingenti danni che subì a causa della guerra (nel 1948 fu occupato dagli sfollati), oggi il Teatro con il suo profondissimo palco, su cui si racconta avvenivano scene trionfali di ingresso di cavalli, vanta oltre 250 posti suddivisi in tre ordini di palchi, platea e loggione e ospita una ricca e interessante stagione teatrale.

 

La struttura è dedicata al Capitano di Ventura Angel Dal Foco, celebre e avventuroso Condottiero Pergolese vissuto a metà del XIV secolo. che si dice prese il suo nome grazie ad un assalto notturno, ove, per simulare un maggior numero di forze e mettere maggior scompiglio tra le schiere nemiche, avrebbe acceso fuochi sulle corna di buoi , rinnovando il famoso stratagemma di Annibale.

Viaggio tra gusti e profumi

Tra artigiani del vino e tartufi

Amato dai romani, esaltato e cantato da poeti e scrittori, ricercato per le tavole di signori facoltosi e benestanti come un vero e proprio diamante della terra, il tartufo, principe indiscusso di piatti prelibati e tipici della tradizione pergolese, attira ogni anno migliaia di appassionati, con il suo profumo caldo e afrodisiaco, capace di esaltare il gusto e il sapore di ogni pietanza su cui viene spolverato.

 

Pergola, “Città del Tartufo tutto l’anno”, lo festeggia con due manifestazioni: “La Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato”, a ottobre, e “AmiAmo il Tartufo a Pergola”, a giugno, evento dedicato al tartufo nero estivo. Nel territorio pergolese, uno tra i più estesi territori ove è possibile cavare questo delizioso frutto della terra tutto l’anno, si possono assaggiare le varie tipologie con cui si presenta in natura. Irrinunciabile è l’accostamento a un buon calice di Pergola DOC con cui il principe dei boschi si sposa alla perfezione.

 

Si resta poi esterrefatti davanti allo spettacolo che offre ai sensi lo storico vitigno di Grifoleto, la vigna più antica della zona, immersa in uno scenario bucolico ed idilliaco, dove prende vita il profumato ed emozionante Pergola DOC, che trae origine da un vitigno aleatico proveniente da Toscana e Isola d’Elba portato in Città nel XIII sec.

Qui gli artigiani del vino della storica Fattoria Villa Ligi con passione, cura e rispetto per la natura producono questo vino ricco di profumi e aromi.

 

Pergola è votata anche alla trasformazione della visciola, ciliegia selvatica fatta fermentare con del vino rosso strutturato della vendemmia precedente che da origine al Visciolato, una bevanda da molti ritenuta afrodisiaca.

 

L’accostamento di questo elisir al cioccolato artigianale è considerato oggi da molti esperti di gastronomia un abbinamento eccezionale.

 

In località Serra Spinosa il Visciolato De.Co. viene prodotto dall’Azienda Agricola Gentilini, attiva sul territorio da oltre un secolo.

 

Nel periodo più atteso dell’anno, in occasione del Natale, Pergola propone la “Cioccovisciola”, evento in cui il gusto del cioccolato di altissima qualità e l’inebriante sapore del Visciolato si uniscono in un connubio di profumi e piaceri che appaga gli animi e i sensi.

Pergola itinerario della bellezza

Passeggiate su due ruote

Alla ricerca di tartufi e visciole

Una piacevole passeggiata su due ruote immersi nella quiete di dolci colline, tra i melodiosi suoni della natura, tra i colori e i profumi che solo le campagne sanno offrire, alla scoperta del paesaggio che abbraccia Pergola.

Tutto questo è possibile grazie a “Bike Therapy Pergola”, associazione che unisce lo sport ai prodotti tipici della terra pergolese.

 

Stimolanti e allettanti percorsi cicloturistici vengono organizzati dal team, come la Cioccopedalata a dicembre nel weekend dell’Immacolata in occasione dell’evento “Cioccovisciola di Natale”, nel segno delle tradizioni, facendo tappa nelle varie cantine pronte a offrire degustazioni e assaggi di visciolato.

 

Oppure percorsi volti alla scoperta dei boschi in cui scovare i diversi tipi di tartufo, durante la Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Pergola, le prime tre domeniche di ottobre.

 

Passeggiate calibrate su differenti livelli, in modo da garantire a tutti una sana terapia disintossicante dallo stress quotidiano, per godersi il paesaggio e gli squisiti prodotti che la terra è in grado di offrirci.

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