Gabicce Mare è una città che, nonostante le piccole dimensioni, racchiude in sé una doppia, fantastica natura; due facce di una stessa preziosissima medaglia.
Una natura gemellare, dove coesistono il turchese cristallino dell’Adriatico e il verde vivido del Parco del San Bartolo.
Mare e collina, due entità che sono due identità, quella legata all’attività balneare e del porto turistico di Vallugola, fatta di stabilimenti e divertimento in spiaggia, e quella collinare, dove le emozioni viaggiano sulle ruote delle bici o attraverso lunghe passeggiate, immersi nella natura. Due poli rappresentati da Gabicce Mare, Gabicce Monte e Baia Vallugola che si uniscono attraverso le sinuose linee sentieristiche, che offrono scorci senza eguali.
Un doppio che si unifica a Gabicce Mare all’insegna di una natura magnifica e incontaminata, di un divertimento rilassante e sostenibile.
Due nature per un’unica meraviglia. Gabicce Mare: diversa per natura.
Perfino per i più grandi pittori paesaggisti sarebbe difficile replicare la lucente bellezza che offre Gabicce.
I colori della sua natura sono abbacinanti, sembrano aver assorbito nei loro toni i raggi del Sole che irradia ogni angolo col suo calore. La natura qui si distingue per la presenza di due ambienti tanto diversi quanto intimamente uniti nell’offrire un sorprendente spettacolo. Innanzitutto l’acqua dell’Adriatico, trasparente e pulitissima, increspata solo dai bagnanti che nuotano felici.
La spiaggia qui si sviluppa con un andamento peculiare, diverso dal resto della costa con cui confina. Essa infatti forma un’insenatura naturale dove oltre la spiaggia finissima come polvere d’oro si trova anche una parte di costa sassosa, come nella splendida Baia di Vallugola, in quella zona che i gabiccesi chiamano “sottomonte”.
Il Monte è quello del San Bartolo, il secondo grande protagonista della natura di Gabicce, il cui versante settentrionale scende fino Falesia del Monte San Bartolo Gabicce Monte. Panorama al tramonto Gabicce Monte.
Piazza Valbruna Via del Porto. Canale alla città, digradando ora dolcemente ora in modo brusco con le ripide falesie, che offrono uno spettacolo del tutto particolare rispetto alle spiagge circostanti.
La roccia che va ad abbracciare il mare, un dittico di eccezionale e rara bellezza che rende il panorama suggestivo e poetico. Il San Bartolo ospita sulla sua cima l’omonimo Parco Naturale, una terrazza da cui poter ammirare l’azzurro del mare circondati da una natura rigogliosa e variegata.
Cosa ci può essere di più bello che passeggiare tra le cannucce di Plinio piegate leggermente dal vento, sostare un momento all’ombra di un leccio o di un pino, fino ad arrivare all’estremità del monte che si affaccia sullo sterminato spettacolo del mare? Il Parco del San Bartolo offre una natura ricca, dove il verde è punteggiato dal giallo acceso delle ginestre in fiore, presenti in abbondanza in questa zona. Due meraviglie naturali che si incontrano e si uniscono per regalare emozioni.
Se alcuni ritrovamenti archeologici ci confermano che Gabicce era abitata già in epoca romana, bisogna aspettare il 998 e una bolla pontificia per veder comparire la denominazione di Castellum Ligabitii.
Il nome evoca la presenza di una fortificazione murata completamente scomparsa, di cui possiamo farci un’idea soltanto attraverso le rappresentazioni di Francesco Mingucci, pittore e cartografo pesarese, e dal poco che rimane dell’antico borgo a Gabicce Monte, nucleo originario del paese dove si trova l’antica chiesa di Sant’Ermete, minuta ma affascinante. L’etimo del toponimo è probabilmente da ricondurre a Ligabitio, nome del feudatario che dominava il territorio.
Più fantasiosa è l’ipotesi che vorrebbe il nome derivare dall’espressione liga i bicci, in cui i bicci sono dei montoni, con quindi un chiaro riferimento all’attività della pastorizia un tempo molto diffusa nella zona.
La storia di Gabicce nel Medioevo è caratterizzata dai conflitti per il suo dominio tra la chiesa di Ravenna e il comune di Pesaro, che fecero passare i gabiccesi in cerca di aiuto sotto l’egida delle famiglie più potenti del tempo.
In questo periodo il nome del paese divenne noto grazie all’arte dei vasai Girolamo e Giacomo Lanfranco, padre e figlio che realizzavano stupende opere in terracotta avvalendosi di decorazioni in oro, tecnica di cui furono pionieri.
Questo gli valse la fama internazionale e ancora oggi le loro opere sono conservate in prestigiosi musei.
Gli innumerevoli contenziosi e passaggi di mano di Gabicce si fermarono quando nel 1623 lo Stato della Chiesa ne acquisì definitivamente la giurisdizione, momento dal quale iniziò un lento declino del paese.
Un vero e proprio momento di svolta e rinascita si ebbe quando nel secondo dopoguerra Gabicce si votò alla marineria e al turismo balneare, sfruttando il suo patrimonio naturale e la sua vocazione all’accoglienza.
Questo per quanto concerne la storia documentata.
Ma ancora oggi, se si cammina nella parte di costa ricoperta di piccoli sassi, c’è chi in essi non vede solo dei normali ciottoli, ma i frammenti dell’antica e leggendaria città di Valbruna, che il mito vuole scomparsa per gli effetti di una gigantesca esplosione.
Nelle giornate più limpide, quando l’acqua è perfettamente trasparente, nuotatori e sommozzatori amano ancora cercare nelle concrezioni geologiche del fondale le strade e i resti di questa Atlantide gabiccese.
Difficile intrappolare le emozioni nei numeri, eppure è doveroso partire da un dato per parlare dell’offerta turistica di Gabicce: dal 1987 a oggi, ininterrottamente, la città è stata insignita con la Bandiera Blu che ne attesta la qualità delle acque, della costa, dei servizi e delle misure di sicurezza.
Di fronte a un mare immacolato si è sviluppata un’attività di accoglienza di altissimo livello: circa quaranta stabilimenti e un centinaio di strutture ricettive, quasi tutte a ridosso del mare, permettono di godere nella spiaggia curatissima di ogni confort grazie al personale altamente preparato che fa sentire il turista coccolato in ogni momento.
Attrezzature, impianti, infrastrutture, tutto è di estrema qualità. Gabicce, terra di confine, è pienamente marchigiana nell’aver scelto una forma di fruizione delle sue bellezze prettamente “slow”, in linea col tipico turismo marchigiano, caratterizzato da viaggi sostenibili e responsabili, per meglio entrare in sintonia con luoghi in cui la calma, il silenzio e la pace sono il sottofondo naturale che accompagna il visitatore.
Certo non c’è solo la tintarella sotto il Sole o le nuotate in acque cristalline a tentare chi soggiorna a Gabicce.
Per i più dinamici le spiagge offrono numerosi impianti sportivi per cimentarsi con la vela, il beach volley, il tennis, il calcio e il golf.
Fare una bella sudata divertendosi e poi gettarsi in mare per rinfrescarsi è facile e invitante qui.
La possibilità di fare attività fisica si allarga ulteriormente se si decide di allontanarsi un po’ dal mare e avventurarsi per i numerosi sentieri del Parco San Bartolo.
Questa rete di percorsi offre la possibilità a ogni curva di apprezzare scorci di panorama mozzafiato, attraverso i quali il mare torna visibile da nuove, affascinanti prospettive, fino ad arrivare sulla vetta a Gabicce Monte dove, a fine giornata, è d’obbligo riposarsi con lo sguardo rapito dal tramonto visto da una posizione che non ha eguali.
Il tracciato sentieristico è perfetto tanto per gli appassionati di bicicletta quanto per quelli di trekking.
Non conta il mezzo quanto la voglia di fare una passeggiata a contatto con la natura incontaminata, respirando aria pulita e riempendosi gli occhi con i tesori di Gabicce.
I bambini, si sa, adorano andare nei parchi giochi e nei parchi acquatici, per divertirsi con tutte le loro attrazioni.
Ma che succede se il parco in questione esce dai canonici confini e diventa diffuso in un’intera città? Si ottiene qualcosa come “Gabicceland”, nome con cui Gabicce Mare si sta facendo conoscere in quanto meta privilegiata per il turismo familiare, con un’attenzione speciale al divertimento e alla sicurezza dei più piccoli.
Un progetto realizzato in modo esemplare, come testimonia la quinta Bandiera Verde consecutiva ottenuta nel 2019, riconoscimento conseguito passando per l’attenta selezione di un campione di 170 pediatri.
Gabicce Mare risponde puntuale a tutti i requisiti richiesti affinché il bambino e la sua famiglia trovino durante il loro soggiorno un ambiente ideale.
Nel mare con la sua acqua perfettamente pulita il bambino può giocare tra schizzi e risate in piena sicurezza dato che il fondale degrada dolcemente, senza rischi.
La sabbia fine della spiaggia su cui costruire castelli con i proverbiali secchiello e paletta è costantemente sorvegliata dalle autorità competenti che vigilano attente in modo che nulla di pericoloso possa accadere.
Gli assistenti di spiaggia sono pronti a intervenire in ogni momento perfettamente addestrati per il primo soccorso e la rianimazione.
La sicurezza del bambino a Gabicce Mare si accompagna ad un’intensa attività di intrattenimento che coinvolge anche i genitori.
Gli stabilimenti balneari sono attrezzatissimi con giochi, laboratori, animazione e tutti i comfort necessari.
Nel clima salubre di questo grande parco divertimento a guisa di città le famiglie possono quindi trascorre un soggiorno allegro e sereno, tanto più rilassante in quanto protetto e sicuro.
La doppia natura di Gabicce Mare si rivela anche nei grandi eventi che ospita.
Se oggi questa località si caratterizza per la vocazione ad un turismo rilassante e familiare, non si può dimenticare che in passato, soprattutto negli anni Settanta, fu punto di riferimento nazionale per la vita notturna e per la musica disco.
La mondanità in quel periodo era frenetica e vedeva i grandi nomi dello spettacolo venire a passare le serate nei rinomati locali di Gabicce.
Oggi esiste un evento che fa rivivere quei tempi declinandoli con la nuova natura di Gabicce.
Si tratta del Disco Diva, il festival della Disco Music numero uno in Italia, un festival nato nel 2015, con afflussi da record che ospita cantanti e dj di fama internazionale, di oggi e di ieri, che fanno ballare a divertire il pubblico di ogni età.
Gabicce Mare fu anche un importantissimo crogiuolo di cultura, come dimostra il prestigioso Premio letterario Debenedetti che qui veniva assegnato, sotto l’illustre presidenza del grande letterato Carlo Bo, e che vide passare tra gli iscritti e i vincitori poeti che hanno segnato la storia della nostra letteratura come Zanzotto e Caproni.
Gabicce ha di recente deciso di recuperare questa nobile tradizione attraverso il festival “Gabicce in Rosa”, che nel nome richiama un altro celebre evento nato negli anni Ottanta dedicato al costume, allo spettacolo e alla televisione, il “Rosa a Gabicce”.
Oggi il festival “Gabicce in Rosa” offre un programma molto ampio e variegato, con dibattiti, intermezzi musicali, incontri sulla bellezza e sul benessere, e per l’appunto un Premio di Poesia aperto a tutti, comprese le scuole.
In estate si svolge poi il festival musicale “turismo in festa” ideato e organizzato da Confcommercio Marche Nord.
A Gabicce lo sport è radicato profondamente nell’identità cittadina.
In particolare vanta una tradizione pluridecennale la Settimana Cicloturistica Internazionale, e importante è anche la Gran Fondo degli Squali, nata nel 2015 che si posiziona tra le prime dieci gran fondo d’Italia.
Durante queste manifestazioni i partecipanti scoprono, a ritmo di pedalata, le meraviglie paesaggistiche ed enogastronomiche del territorio.
Senza dimenticare i numerosi tornei di calcio che in primavera animano la città, potendo contare su un centro sportivo polivalente e il raduno internazionale di auto MG.
Infine, a testimonianza di come il mare si leghi allo spirito dei gabiccesi, ogni anno si perpetua la suggestiva cerimonia della Stella Maris, durante la quale la statua della Vergine viene portata in processione per le vie della città ma anche in mare, circondata dai bambini della Cresima e della Santa Comunione che, giunti in barca al largo durante il tramonto, gettano una corona di fiori in acqua.
Il fascino di questa celebrazione ha conquistato perfino lo scrittore Ondaatje, trovando spazio nel suo romanzo Il paziente inglese, da cui è stato tratto l’omonimo premiatissimo film.
Abbiamo già parlato della simbiosi tra Gabicce Mare e l’Adriatico. Storia e tradizioni gabiccesi si legano al mare, il comparto turistico vive di questa sinergia attraverso le spiagge e gli stabilimenti prospicenti.
Quello che manca da sottolineare è come dal mare arrivi un’altra fondamentale risorsa che fa emergere Gabicce come città costiera d’eccellenza, ovvero sia la cucina a base di pesce.
Gabicce Mare è puntellata da tantissimi ristoranti dove poter gustare i frutti ittici offerti dall’Adriatico e raccolti con fatica e volontà dai pescatori, pronti a salpare in piena notte alla volta del mare aperto nella speranza fare ritorno con le reti gonfie di preziosi tesori.
I ristoranti di Gabicce fanno venire l’acquolina in bocca con pesce sempre e rigorosamente fresco, preparato con le ricette della tradizione che non mancano però di rinnovarsi con le tendenze culinarie contemporanee.
Il concetto di godersi un buon pasto a Gabicce non si ferma però alla qualità delle pietanze e della loro preparazione.
È attraverso un magico gioco sinestetico che al gusto e all’olfatto si mescola la vista che, mentre si è comodamente seduti a tavola, può godere del panorama mozzafiato su cui tutti i ristoranti si affacciano, che sia il mare a pochi passi o la natura lungo le vie del San Bartolo.
Finanche l’udito viene coinvolto, nella tranquillità rilassante che contraddistingue l’ambiente gabiccese.
L’importanza del pesce azzurro nella tradizione gastronomica locale verrà celebrata dal 2020 con la prima edizione di un festival dedicato a questa specialità di fauna ittica, un’occasione ancora più invitante per gustare questa prelibatezza nella splendida cornice di Gabicce Mare.
I frutti del mare si accompagnano con quelli della terra, con l’accostamento perfetto tra un buon piatto di pesce azzurro gustato sorseggiando un vino bianco ricavato dalle viti che coprono ampie zone del San Bartolo.
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