Descrizione
La Chiesa di S. Stefano, un gioiello dell’architettura romanico-gotica, ha una storia che affonda le radici nel XIII secolo. Nel corso dei secoli, ha subito ampliamenti e restauri, ma la sua bellezza e importanza storica sono rimaste intatte. Danneggiata dal terremoto del 1789, la chiesa fu restaurata nel XIX secolo, grazie all’opera della famiglia Brancaleoni, i cui membri, in passato, furono rettori della Chiesa.
La struttura, costruita in pietra arenaria, presenta una facciata maestosa e un interno a navata unica, caratterizzato da un’abside poligonale. Tra le sue preziose opere d’arte si trovano il “Crocifisso” di Giovanni Santi, la “Madonna col Bambino” di Luca Signorelli e l'”Annunciazione” del Perugino, che arricchiscono l’esperienza dei visitatori.
Rinomata per la sua architettura e le opere d’arte custodite al suo interno, la Chiesa di S. Stefano è anche ricordata per l’eccezionale impegno della famiglia Brancaleoni nel ricostruirla dopo il devastante terremoto del 1789. Questo impegno ha permesso non solo di preservare la struttura originale, ma anche di arricchirla con opere d’arte di inestimabile valore, come il capolavoro di Federico Barocci “Il Riposo durante il Ritorno della Sacra Famiglia dall’Egitto”, un esempio unico della tecnica a tempera.