Descrizione
Alla scoperta delle antiche tradizioni con un’esposizione senza pari
C’è un luogo a San Lorenzo in Campo in cui la cultura del popolo marchigiano si concentra e si esalta. È il Museo delle Terre Marchigiane, sede della Collezione Straccini.
Il museo raccoglie più di duemila oggetti appartenenti alla tradizione rurale delle Marche, individuata a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Si tratta di un’impareggiabile esposizione, animata da immagini e suoni, che restituisce uno spaccato completo della civiltà contadina, un’epoca fatta di duro lavoro, di ingegno e di socialità autentica.
Il museo si articola attraverso quattro percorsi. Immergendoci nei “luoghi della vita” possiamo sentire il calore degli ambienti domestici della casa di un mezzadro e osservare, per esempio, la cucina con il batti lardo, le grattugie, gli scola pasta e le massicce credenze. I “luoghi d’incontro” testimoniano dei momenti di aggregazione e di vita sociale.
La ricostruzione di un’aula scolastica è quasi commovente con la sua lavagna e i banchi in legno. Nei “vecchi mestieri” vediamo riproposte le botteghe e i luoghi dei lavori degli artigiani, come il Sali e Tabacchi che straripa di oggetti in vendita tra bilance e bilancini. Vediamo susseguirsi le stanze e gli strumenti del barbiere, del calzolaio, dell’arrotino e altri ancora.
Sembra di essere catapultati in una vecchia foto in bianco e nero a casa dei nostri nonni, ma qui è tutto a colori e così ben disposto da restituire un forte senso di vita.
Infine ci sono “le collezioni”, un museo nel museo, con la straordinaria esposizione di oggetti tra il XVI e il XX sec. in ceramica, ferro e rame. In particolar modo la collezione di maioliche è impressionante.
Fanno bella mostra di sé veri e propri capolavori provenienti da vari centri specializzati come Fabriano, Fratte Rosa, Urbania e Pesaro. Molti oggetti, seppur nati con scopo pratico, come oliere, porta salse, sotto bottiglie e scaldini, assurgono a opere d’arte grazie alla bellezza delle loro forme e la finezza delle decorazioni.
Innumerevoli altri sono i pezzi esposti, dalla bicicletta del lattaio ai primi modelli di macchina da scrivere fino alla ruota della fortuna usata nelle sagre che spicca sopra l’ingresso.