Descrizione
Un misterioso mondo sotterraneo
A due passi dalla cinta muraria di Piagge si apre una porta che conduce in un piccolo, misterioso mondo sotterraneo. Scendendo i gradini di tufo livellati dal tempo, si accede all’Ipogeo di Piagge, un ambiente sotterraneo scavato nel suolo e nella storia. La grotta è venuta alla luce in seguito ad una ricerca storica su Piagge iniziata nel 1996 dall’architetto Gabriele Polverari.
Si tratta di un luogo che lascia senza fiato per la suggestione che sa evocare.
Questa grotta, realizzata dall’uomo secoli fa, è un unicum nel suo genere, in grado di richiamare visitatori e studiosi da tutto il mondo. Già a un primo colpo d’occhio è possibile cogliere una delle caratteristiche principali dell’Ipogeo: il corridoio principale intersecato da bracci orizzontali fa sentire il visitatore come nella navata principale di una chiesa ricavata direttamente nel ventre del sottosuolo.
La pianta di questo spazio è infatti cruciforme, una scelta che non può essere casuale e che ha quindi legittimato l’ipotesi di una funzione di culto dell’Ipogeo, probabilmente costruito nei tempi in cui la cristianità era ancora considerata una religione esecrabile e i suoi fedeli perseguitati.
Oltre all’impianto basilicale, un altro elemento che sostiene la funzione sacrale di questo luogo è la presenza di simboli antichissimi riconducibili a un cristianesimo arcaico, in cui si confondono ancora icone pagane. Sia le pareti che la volta sono infatti decorate con incisioni di varia e misteriosa natura, tra cui spicca per ricorsività il cosiddetto fiore della vita, un fiore a sei petali stilizzato e simmetrico utilizzato già in epoca precristiana.
Di chiara derivazione cristiana sono invece le croci di diverse dimensioni rintracciabili in vari punti della grotta, mentre più difficilmente decifrabile è il simbolo floreale, probabilmente un giglio, che con la sua figura stilizzata pare sbocciare da tre colli incisi tra le nicchie lucifere ricavate nelle pareti.
L’Ipogeo racchiude molti altri misteri, dubbi e ipotesi che lo rendono così magico e ancora pronto a offrire nuove scoperte.